Sabato 10 novembre si è tenuto a Foggia il primo di una lunga serie di incontri con il mio istruttore Vanni Altomare.
Lo stage come da programma è iniziato intorno alle 17.00. Dopo essere stato tempestato dalle nostre domande sul torneo londinese e un breve riscaldamento, cominciamo subito a lavorare. Viene analizzata prima una fase stand up attraverso studio di prese e proiezioni "uchi mata" con varianti alla reazione dell'avversario.
Successivamente, come in una sequenza logica, ci spostiamo al suolo con under pass, tourtle position e finalizzazioni, finendo il tutto con un po' di bjj champagne, come ironicamente viene chiamato da Vanni e l'immancabile sparring.
Vanni come il suo solito, non si è risparmiato in nulla, molto preciso nelle spiegazioni e con quel suo umor molfinglese, ha reso la lezione molto tecnica e piacevole nello stesso momento.
Vedere i miei ragazzi, lavorare sul tappeto con Vanni è stato un piacere. Inizialmente, quando si avvicinarono al mondo della lotta durante lo sparring, la frase standard era " e mo che faccio "....ora si cominciano a muovere, passare la guardia e cercare finalizzazione con una sequenza tecnico logica.
La strada è lunga e la salita è ripida, ma passione, tenacia e forza di volontà permetteranno al nostro nuovo piccolo gruppo di crescere in tutti i sensi.
Un bravo ad Adriano Spremulli, in questo periodo l'ho visto cambiare, da piccolo lottatore timoroso, reduce anche dalle sue pregresse esperienze fatte di finta lotta, ora comincia a tirare fuori il carattere sul tappeto.
Bravo a Michele Morra, ormai, mio braccio destro in questa avventura. Da semplice praticante si è preso l'onere di aiutarmi nella formazione del corso, praticando non solo in sala, ma viaggiando con me tra sessioni di allenamento con Vanni presso la Riograppling Molfetta e stage vari.
Ringrazio Vanni per la passione e l'impegno che mette in ogni lezione e in tutto quello che mi sta dando.
A breve organizzeremo un altro incontro su Foggia riograppling, anche perchè ho promesso al mio istruttore, di cucinargli il kebab libanese e non posso più tirarmi indietro.